Tricopigmentazione: i vantaggi rispetto al trapianto di capelli

Viviamo in una società in cui l’estetica riveste un’importanza massima. Questo è il motivo per cui, nel momento in cui si ha a che fare con problematiche legate alla caduta dei capelli o al loro sfoltimento, è normale vivere momenti di crisi.

Per fortuna, al giorno d’oggi esistono diverse soluzioni per far fronte al problema.

La tricopigmentazione è una di queste e, non a caso, si sta facendo strada negli ultimi anni.

Si tratta di un trattamento paramedicale che, effettuato da professionisti che hanno seguito rigidi percorsi formativi, prevede l’inoculazione di pigmenti biocompatibili a livello del cuoio capelluto.

Questi ultimi, grazie a piccoli depositi puntiformi, permettono di ricreare, in caso di alopecia, l’effetto naturale del capello.

I pigmenti sono definitivi: in circa 4 sedute, è infatti possibile apprezzare un effetto permanente.

Può capitare che, trascorso qualche anno, di solito tre o quattro, sia necessario un piccolo ritocco (niente di paragonabile al trattamento vero e proprio).

Diversa dal tatuaggio, che è una tecnica artistica, la tricopigmentazione sta vedendo i numeri crescere anche per via degli oggettivi vantaggi rispetto al trapianto.

Il principale riguarda i costi: per un trapianto con tecnica FUE, la più utilizzata a livello internazionale, sono necessarie diverse migliaia di euro, a volte fino a 8000.

Il prezzo della tricopigmentazione è decisamente inferiore e questo nulla toglie alla qualità delle strumentazioni utilizzate e alla maestria dell’operatore.

Questo permette di non trovarsi davanti alla necessità di informarsi su pacchetti proposti in Paesi esteri, cosa che, invece, è frequente quando si parla di trapianto di capelli e che espone al rischio di mettersi in mano a professionisti che non sempre hanno alle spalle una formazione d’eccellenza e che lavorano puntando solo sul prezzo.

Il trattamento non lascia cicatrici e non ha controindicazioni: nel caso del trapianto di capelli, può infatti capitare di sentirsi dire che non è possibile procedere per via di evenienze come l’insufficienza di follicoli piliferi a livello della zona donatrice.

Da citare sono anche i tempi: mentre per un intervento di trapianto di capelli sono richieste diverse ore, la tricopigmentazione è molto più rapida e permette di ammirare molto prima il risultato, con tutti i vantaggi del caso riguardanti l’autostima.

Tricopigmentazione vs trapianto di capelli: altri motivi per scegliere la prima

Come già accennato, la tricopigmentazione è una tecnica con un risultato definitivo.

Quando ci si informa sulla soluzione chirurgica, spesso lo si fa con la convinzione errata secondo la quale l’intervento è sinonimo di effetto permanente.

Non è sempre vero: non tutti sanno che i capelli non trapiantati possono continuare a cadere, cosa che accade nelle situazioni in cui la calvizie ha origine genetica.

Il rischio si può ridurre ricorrendo a terapie come il PRP – plasma ricco di piastrine – che comporta un ulteriore aggravio dei costi.

Con il trapianto, ci si trova spesso davanti al rischio di un risultato non naturale: per prevenire questa fastidiosa evenienza, è essenziale che il chirurgo adotti la massima precisione nella scelta di aspetti come l’angolo di incidenza follicolare.

Come scegliere un professionista per la tricopigmentazione

L’oggettivo aumento della popolarità della tecnica ha portato, conseguenza più che naturale, anche a un incremento dei professionisti che la propongono.

Soprattutto quando si parla di contesti in cui l’estetica ha un’importanza spiccata, può non essere semplice destreggiarsi nella ricerca di quello perfetto.

Ciò accade, giusto per citare un esempio, quando si cerca un riferimento per la tricopigmentazione a Milano, città dove, come ben si sa, bisogna soddisfare standard estetici molto alti a prescindere dal settore in cui si lavora.

Per non sbagliare, è fondamentale controllare le recensioni, i casi in portfolio – sul sito o su Instagram devono essere presenti – e assicurarsi che il professionista utilizzi pigmenti in linea con la normativa europea REACH.